Il Fotografo Gianni Fasolini ci racconta questa foto che ha un significato particolare per lui.
Avevo chiuso l’attività fotografica da qualche anno, in quel periodo la fotocamera era rimasta in un cassetto. Non ne volevo più sapere di scatti. Ero amareggiato e deluso. Nulla più mi attraeva, fino a quel giorno.
Una mattina, dopo aver portato le mie figlie a scuola, per il ritorno presi una strada inconsueta. Mi trovai a fiancheggiare il fiume Tione, che bagna Villafranca, dove abito. Sulla passeggiata ai margini del fiume ci sono delle panchine. Passando in auto, con la coda dell’occhio, vedo la foglia su una panchina. Corro a casa, prendo la fotocamera, torno sul luogo e fotografo…. da li è iniziata la mia rinascita. Non più professionista per cerimonie, ma una rinascita ad “istinto”. Fotografo quello che mi ispira, una pianta, una casa diroccata, un paesaggio un tramonto, particolari sparsi anche per terra, tutto ciò che mi colpisce, insomma. Questa è la foto principale della mia prima mostra fotografica che feci a Villafranca nel 2015. In questo scatto ho usato la mia Canon 5D con obiettivo 70/200 f:2,8, ho scattato a f:5,6 tempo 1/100, su focale 70mm, iso 400. Modificata poi in post produzione, mantenendo la foglia a colori ed il resto della foto color seppia…
Ecco… in due parole ho descritto come prosegue la mia passione per la fotografia, fotografo quello che mi colpisce amo la semplicità delle cose della vita quotidiana come una semplice foglia può raccontare per ognuno di noi una storia per alcuni ricorda l’autunno per altri la solitudine , infondo questa foto ha lasciato dei ricordi che non si cancelleranno nel tempo .
Gianni Fasolini