Ecco come il 3 ottobre 2008 l’ Arena di Verona mi dedicò una pagina: l’idea mi venne dopo aver appreso alla radio che in Austria, Germania e Inghilterra si erano organizzate fiere dedicate al divorzio, cosa che poi fu importata anche in Italia, precisamente ne fecero una a Milano nel 2010.
Al tempo l’idea fece trovò più commenti negativi che positivi, sia per il momento di crisi, sia per il contesto: ma un fotografo riprende la realtà, anche la separazione e il divorzio è una realtà. Molti asserirono che volevo arricchirmi sulle disgrazie altri, niente di più falso: per caso l’oncologo spera che una persona si ammali di tumore? No, ma nel caso ciò avvenga, egli spera che si rivolga a lui per le cure. L’impresario di pompe funebri, spera che una persona muoia? No, spera solo che i familiari in quel funesto caso si rivolgano a lui per la tumulazione; così il farmacista, il meccanico e tante altre categorie….per cui trovai la polemica di basso rango.
Forse era troppo avveniristica per un paese come l’Italia….
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